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ABDL, Gli Adulti Amanti del Pannolino

Auto-nepiofilia o ABDL (Adult Baby/Diaper Lover)

Descrizione e psicologia del fenomeno

Il feticismo sessuale si materializza in fantasie ricorrenti legate al sesso, esigenze e tensioni o comportamenti incentrati su oggetti inorganici, parti del corpo, liquidi e secrezioni. Lo sviluppo di tendenze feticistiche nell’individuo può trovare terreno fertile ed attecchire su una vasta gamma di elementi attrattivi quali piedi, scarpe e biancheria sporca.

Tra le varie forme di feticismo, ne emerge una in particolare, poco conosciuta quanto silenziosamente diffusa: l’auto-nepiophilia, altresì conosciuta come infantilismo parafiliaco o Sindrome dell’adulto bambino (Adult Baby Syndrome).

  • Il primo elemento comune consiste nel coinvolgimento di un soggetto adulto che trae gratificazione sessuale dall’assunzione di atteggiamenti tipici dell’età infantile che possono includere comportamenti capricciosi e neonatali, manifestazioni di esigenze associabili a quelle dei bambini in tenera età, travestimenti e preferenze in campo d’abbigliamento per indumenti come pannolini non per bisogno ma per espresso e cosciente impulso volitivo.

Il mondo del web è ampiamente presidiato da community on line pronte a catalizzare l’attenzione e soddisfare le richieste di coloro che hanno sviluppato i più svariati generi di tendenza feticistica, ma due in particolare risaltano per la loro vastità e sono composte principalmente da membri appartenenti alla categoria fetish degli adulti bambini (ABs) all’interno delle quali confluiscono soggetti che tendono ad attribuire maggiore importanza all’aspetto ludico/performativo e gli amanti dei pannolini (DLs), che tendono invece ad essere maggiormente interessati all’aspetto del travestimento come l’indossare i pannolini, appunto. In generale, quest’ultimo gruppo, gravita attorno alla comunità degli (ABDL) o adulti bambini amanti del pannolino (Adult Baby/Diaper Lover community).

Attualmente, anche in ambito scientifico, i feticismi che rientrano nelle categorie ABs e DLs sono ancora oggetto di scarso studio e versano in uno stato di trascuratezza anche da un punto di vista informativo e analitico sia per quanto concerne le caratteristiche sul versante psicologico comportamentale, sia per quanto riguarda il fronte della letteratura accademica e delle radici storiche. Tuttavia un articolo recente apparso sulle pagine della rivista Archives of Sexual Behavior, come una voce fuori dal coro ha provato a fare luce su queste particolari tendenze offrendo degli spunti di riflessione piuttosto interessanti.

La ricerca

Lo studio è stato condotto su un campione rappresentativo che ha visto coinvolti un totale di 1.795 individui adulti di sesso maschile e 139 esponenti della controparte femminile reclutati attraverso le sottoscrizioni rilevate a siti e community di ABDL. Tutti i soggetti furono poi invitati a compilare un questionario on line. La maggior parte di essi ha dichiarato di avere un’età media di 31 anni e di poter vantare un’istruzione almeno pari alla laurea.

Differenze e punti in comune fra uomo e donna

Dai primi risultati emerse che la maggioranza degli uomini facenti parte del gruppo in esame (58%) fosse attratto esclusivamente dal rappresentanti del sesso opposto a fronte di un solo 19% che si dichiarò bisessuale. Al contrario, le donne che ammisero la loro bisessualità furono molte di più, ben il 43%, rispetto alle compagne eterosessuali (34%).

Al seguito dell’esame relativo ai risultati dei questionari, emerse subito in maniera palese come gli interessi e le tendenze ai feticismi legati all’ABDL presentassero radici profonde e che fossero già presenti in germe nei soggetti fin dalla primissima adolescenza, intorno all’età degli 11 anni per gli uomini e dei 12 per le donne. La gran parte dei soggetti avanzò dichiarazioni in merito aCos'è ABDL? comportamenti e pratiche feticistiche che vertevano sul feticismo di tipo ABDL fin dalla giovane età dei 17 anni circa nel caso degli esponenti maschili e parecchio prima, a partire addirittura in media dai 12 anni, nel caso delle donne. Le conclusioni traibili nell’immediato consistono in due constatazioni essenziali:

1) la prima riguarda il fatto che gli interessi per l’universo ABDL tendono a manifestarsi più precocemente negli uomini;

2) la seconda si focalizza sul periodo piuttosto lungo e duraturo nel quale le pratiche e le attitudini ad esso riconducibili hanno avuto modo di trovare terreno fertile per potersi evolvere e sviluppare.

Appurato ciò, occorre tuttavia sottolineare non solo le differenze, ma anche il punto nevralgico che accomuna i due poli sessuali: l’oggetto del feticismo. In effetti uomini e donne concordano senza alcun dubbio sulle preferenze degli indumenti (i pannolini) al centro del loro “amore”, così come si trovano in sintonia sulla frequenza di messa in atto e sfogo delle proprie fantasie ABDL in un mese tipo.

Circa la metà del campione ha inoltre ammesso di essere coinvolto, al momento della compilazione, in una relazione romantica, con una vasta maggioranza sia di uomini che di donne (rispettivamente il 79% e l’83%) pronta ad affermare di condividere gli interessi fetish con il proprio partner.

Per entrambi, uomini e donne, il comportamento feticista legato all’ABDL più comune e frequente risiede nell’ “indossare pannolini”, “farsela sotto”, “sporcarsi e pasticciare” e nell’utilizzo di altri “accessori per l’infanzia”.

  • Il sesso maschile dichiara di “appellarsi” al pannolino più spesso.
  • Le donne sembrano essere invece più avvezze al piacere ludico evocato dall’utilizzo di giocattoli per bambini come sex toy o dall’inscenare rapporti sessuali.

Se per un verso è vero che, nel momento del raffronto con le donne, gli esponenti del sesso cosiddetto “forte” si distaccano per mostrare un’attitudine decisamente più convinta nell’attribuire al potere sessuale ed erotico che i pannolini sprigionerebbero un assoluto primato ed insostituibilità rispetto a qualsiasi altro rituale o oggetto in vista dell’ottimale appagamento della propria libido, per l’altro le donne reputano predominante ai fini del medesimo risultato, il lato performativo del “giocare ad essere bambini” quale condizione necessaria e propedeutica al dominio del partner dal momento che tra i loro obiettivi primari rientra l’ “essere possedute e sodomizzate”.

Non è difficile, basando le considerazioni finali su quanto dai rappresentanti della community ABDL sottoposti ad esame, prendere atto di come a trarre più grande vantaggio sotto la prospettiva ludica e di divertimento sessuale dalle pratiche ABDL siano i soggetti di sesso maschile, mentre d’altro canto le donne si sentono più attratte, coinvolte ed allettate dal divertimento scaturente da giochi di ruolo e dalle situazioni erotico-performative.

Le origini dell’Auto-nepiofilia o ABDL

Ultimo ma capitale spunto di riflessione fornito dai report compilati dal campione di ABDL, si rintraccia nell’alto grado di relazione che connetterebbe secondo un determinismo causa-effetto il feticismo alle relazioni maturate in ambito genitoriale o affettivo in senso più ampio.

Tra gli uomini, un apprensivo attaccamento dalle derive ansiogene in ambito relazionale, è stato direttamente ricondotto a nove comportamenti tipici degli ABDL tra cui il desiderio di essere dominati e di sedurre la figura paterna o il suo fantasma. Nel rapporto problematico o negativo con uno dei due rappresentanti del nucleo parentale, infatti, sembra giacere la molla propulsiva alla base delle fantasie sessuali che vedono come secondo membro della coppia ABDL un rappresentante materno o paterno da coinvolgere nell’atto sessuale, mentre nel caso di coloro che hanno avuto il privilegio di poter vivere relazioni serene con i propri genitori, le figure paterna o materna vengono frequentemente associate al piacere voyeuristico dell’assistere alla fase del travestimento con il pannolino divenendo fattore anabolizzante per il piacere ed il divertimento che l’ABDL esperirebbe durante l’esternazione dei propri impulsi.

In ultima istanza è di magistrale importanza il dato che vede la maggioranza degli uomini, ben l’87%, e delle donne (91%) coinvolti in dichiarazioni concernenti l’impatto delle tendenze e pratiche ABDL nelle proprie vite quotidiane:

“Quasi per nessuno, la messa in atto di feticismi legati all’amore per l’infantilismo sembra causare deficit o problemi di sorta sul piano dell’esistenza sociale”

In più, l’umore e l’approccio agli eventi, stando a quanto affermato, parrebbero non essere minimamente correlati con condotte tipiche degli ABDL. Queste ultime espressioni della community campione suggeriscono, dunque, che la maggior parte delle persone che presentano interessi nelle pratiche degli ABDL sono lungi dal potersi caratterizzare attraverso criteri che potrebbero attribuire loro lo status di individui affetti da quelli che il gergo psicologico fa rientrare all’interno dei disordini parafiliaci.

Le limitazioni di questo studio non stentano ad emergere, tuttavia, ma nessuno ha mai tentato di nasconderle essendo stato in effetti presentato come un esperimento embrionale e pionieristico: ad esempio, non è difficile comprendere le distorsioni potenziali dei dati derivanti dalla mancata conoscenza del livello rappresentativo della comunità anche reale degli affini alle pratiche ABDL rispecchiato nella community dei membri reclutati on line. Allo stesso modo, potrebbe essere papabile e non trascurabile ai fini della valutazione relativa all’attendibilità dello studio , l’ipotesi in cui sia avvenuta un’automatica selezione tra coloro che si trovano più a proprio agio con i feticismi oggetto d’analisi e che dunque si sono manifestati più entusiasti e disposti a sottoporsi al test, mentre la restante parte continua a galleggiare nell’autocensura e nel silenzio di cui non ci è dato sapere.

Nonostante gli evidenti handicap sul piano scientifico palesati da questo studio, è possibile e degno di nota rimarcare come sia il primo esperimento empirico in grado di fornire degli spunti di riflessione sul tema ponendosi inoltre come documento volto a far luce su alcune categorie di interessi sessuali che giacciono ancora troppo tra censura, tabù, disinteresse e disinformazione.

I 3 tratti Caratteristici dell’Autonepiofilia (o ABDL)

Dai risultati, è possibile trarre per la prima volta almeno tre tratti dominanti e connotativi di coloro che materializzano le proprie fantasie sessuali in pratiche legate all’amore per i pannolini, utili anche ai fini della conquista di una auto-consapevolezza di sé ed autocoscienza comunitaria basata anche su ragioni psicologicamente appurate per coloro che sono coinvolti in prima persona:

  1. La community degli ABDL vanta al proprio interno degli individui i cui interessi sessuali vertono su un’ampia gamma di pratiche.
  2. Esistono diversi sottogruppi e nicchie pronte a richiamare l’attenzione e coagulare al proprio interno le differenti attitudini fetish palesate dai vari soggetti.
  3. Le pratiche connesse con gli ABDL non infieriscono in nessuna maniera su disturbi psico-sociali di natura personale, (né, d’altro canto sono indotte da tali disfunzioni) per la maggior parte dei soggetti coinvolti.

 

Fonte: Sex and Psychology

Articolo di JUSTIN LEHMILLER, pubblicato il 3 giugno 2015 , tradotto da Silvia Tramatzu.

Questo post ha un commento

  1. Buongiorno Signor Dottor Antonio Fresco, le scrivo dopo aver letto il suo interessante articolo, ma da Adult Baby puro, le scrivo dicendo che non sono d’accordo in alcune sue considerazioni: L’adult baby puro si differenzia dal Dl che vive la sua passione come un feticismo. Il DL adora il suo oggetto, il suo feticcio che è il pannolino, lo ama alla follia ed è un soggetto che prova stimoli sessuali verso l’altro sesso o in molti casi verso lo stesso sesso. Vive cioè la sua passione sessualmente.
    L’adult baby invece non si traveste da bambino. Ma la sua natura è l’essere bambino, regredire fino alla prima infanzia ed essere del tutto dipendente da una figura materna o paterna. L’adult baby non vive sessualmente la sua passione. Per quanto mi riguarda sono totalmente asessuale. La mia è una pura e vera regressione all’infanzia, e l’uso del pannolino è ovvia e non voluta. Per il resto La ringrazio per il suo interessamento per il nostro mondo 🙂

    Mirko Tena (profilo facebook)

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