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Postura e Linguaggio del Corpo

Linguaggio del Corpo: Benessere e Successo


“Non essere pigro! Stai su con la schiena!”

Vi riaffiorano i ricordi di vostra madre che, con l’indice alzato vi rimprovera intimandovi le regole da rispettare? Beh, sappiate che quelli delle mamme sono sempre degli ottimi consigli, non solo per quanto riguarda gli effetti benefici derivanti da una corretta postura in età infantile, ma anche e soprattutto perché in essi risiede la chiave d’accesso ad una vita coronata da successi una volta entrati nel mondo adulto, grazie agli influssi positivi che determinate routine impartite fin da piccoli sarebbero in grado di sortire a livello di determinazione e fiducia in se stessi.

La postura

Secondo il professore di psicologia presso L’Università Statale di San Francisco (link: San Francisco State University) Erik Peper, assumere una postura scorretta da seduti facilita l’emersione di memorie e pensieri negativi, laddove tenere la schiena ben diritta ed il petto in fuori costituirebbero la posizione corporea ideale perché il cervello mandi segnali positivi di autoconvinzione e fiducia in se stessi nonché di appello mnestico alla fonte di intense sensazioni positive responsabili dell’esito e della reazione ottimale a fronte di qualsiasi situazione.

Emozioni, pensieri e postura assunta dal corpo subiscono una reciproca influenza in grado si ripercuotersi sul livello di energia generata ed emessa dal soggetto”, conferma Pepper.

Da quanto sostenuto dall’esperto circa l’esistenza di una duplice via d’influsso tra mente e corpo emerge l’ipotesi secondo cui il linguaggio del corpo vada ad agire anche:

  1. sulla prospettiva assunta dall’altro in relazione a noi,
  2. sul suo sguardo in rapporto alla nostra persona,
  3. e perfino sul punto di vista che il soggetto assume dinanzi a se stesso.Postura Corretta

La psicologa sociale Amy Cuddy, docente associato alla Harvard Business School ed esponente emerito del progetto intitolato “Potere e Postura” (Power Posing) spiega la sua intuizione accademica corroborandone la veridicità attraverso il dato scientifico. In effetti, esplicita l’esperta, assumere una posizione dalla quale sia evincibile la propria convinzione di sé – a prescindere dal fatto che il soggetto nutra realmente tale sentimento in rapporto alle proprie capacità di riuscita – funge da stimolo per i livelli di testosterone moderando, di contro, il tasso di cortisolo nei circuiti cerebrali.

L’esperimento

Nel documento stilato da Cuddy ed il suo team di ricerca nel 2010 apparirono alcuni dati inediti e di sicuro interesse per il ramo comportamentistico che si occupa del linguaggio corporeo. Gli scienziati riportarono come i partecipanti reclutati all’interno di un campione rappresentativo, al seguito di soli due minuti trascorsi in solitudine all’interno di una stanza appositamente predisposta perché vi potessero assumere quella tipologia di posizioni cosiddette “high-power” (ossia in grado di conferire loro una sensazione di potere, autoconvinzione e fiducia nelle proprie risorse) – come piedi sulla scrivanie indice tipico di strafottenza e supponenza o dita incrociate dietro la nuca, sintomo tipico del lavoratore tronfio che ha appena portato a termine la propria missione – incrementassero i propri livelli di testosterone di circa un 20% riducendo di circa il 25% il cortisolo, comunemente chiamato “ormone dello stress”.

Esercitare la postura: i benefici

Lo studio mostra anche in che maniera “simulare” o “recitare” dei ruoli che prevedano l’assunzione di posizioni inequivocabilmente associabili a caratteristiche quali potere e competenza, anche solo per due minuti al giorno, possa rivelarsi un’insuperabile toccasana ai fini del successo durante un colloquio di lavoro e, più in generale, configuri i circuiti cerebrali perché possano seguire dei percorsi di reazione ideali di fronte a situazioni di stress.

Una delle conclusioni emerse dall’analisi suggerisce, inoltre, che nell’esatto momento in cui il soggetto inizia a percepire la sensazione di potere autoinfuso scaturisca in maniera spontanea ed automatica un consistente miglioramento nelle connessioni con i propri pensieri e nell’empatia con i sentimenti interiori del momento creando le premesse perché per riflesso, a registrare un netto impulso positivo siano anche le congiunzioni con i pensieri ed i sentimenti dei propri interlocutori.

Quindi,

“Sentiti importante!” per almeno due minuti prima di un appuntamento”

Questo è il mantra che potrebbe essere in grado di cambiare l’esito del tuo destino, a breve o al lungo termine grazie alla facoltà ad esso intrinseca di solidificare le basi del coraggio, ridurre la sensazione d’ansia ed ispirare l’ambizione al comando. Continua Cuddy: “Lascia che sia il tuo corpo a suggerirti il potere che giace in te, ascoltalo e diventerai più presente, entusiasta e totalmente, realmente te stesso”.

Riportando le Richard Petty, professore di psicologia presso l’Università statale dell’Ohio:

Esiste un’area nel cervello umano deputata alla riflessione della convinzione in se stessi, ma non è poi fondamentale comprendere come venga innescato il suo meccanismo di attivazione. Potrebbe, in effetti, rivelarsi difficoltoso fare una differenza tra quella definibile come “convinzione reale” e quel tipo di confidenza in se stessi che invece scaturisce dall’assunzione di una postura eretta in quanto postura e convinzione sono correlate da un rapporto bidirezionale di influenza reciproca: quando siamo felici proviamo come l’impulso a sorridere, mantre quando sorridiamo è perché siamo felici”.

 

Fonte:  THE EXPRESS-NEWS

Articolo di LARRY P. JOHNSON, pubblicato  il 20 MARZO 2015 tradotto da Silvia Tramatzu.

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