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5 Errori nella Comunicazione di Coppia
In Tutte le Coppie Esistono Momenti di Confronto e di Discussione che, a Volte Possono Diventare Veri e Propri Litigi
Una delle cose che distingue le coppie con un futuro da quelle che sono destinate a separarsi è la qualità della comunicazione quotidiana all’interno della coppia.
Prima di presentare una serie di strategie per migliorare il la comunicazione di coppia credo sia importante individuare quelle che sicuramente risultano fallimentari.
Si tratta di strategie di comunicazione che utilizziamo inconsapevolmente e che più o meno tutti abbiamo sperimentato: i problemi per la coppia incominciano quando tali strategie vengono impiegate frequentemente e diventano un’abitudine.
Segue una breve descrizione delle 5 strategie comunicative che, se costantemente utilizzate, contribuiscono a rovinare la relazione tra partner:
- Puntualizzare: solitamente utilizzata dalle persone intelligenti, è la tendenza a specificare situazioni, condizioni, emozioni e sensazioni nel rapporto con l’altro per gestire e programmare al meglio la relazione. Discutere a livello razionale ciò che coinvolge soprattutto le emozioni impoverisce la qualità delle relazioni, anche se l’intenzione è buona;
- Recriminare: si tratta della tendenza a processare il partner per le sue colpe. Anche se l’altro è consapevole delle proprie colpe, sentirsele recriminare lo fa sentire subito innocente, la colpa perde di forza e ci si sente in diritto di difendersi strenuamente;
- Rinfacciare: è la tendenza a porsi come vittima nei confronti dell’altro utilizzando la propria sofferenza per spingerlo a correggere il proprio comportamento con la leva del senso di colpa. Il risultato paradossale di porsi nel ruolo di vittima è quello di rinforzare nell’altro il ruolo di carnefice, dando avvio ad un circolo vizioso che estremizzerà progressivamente le due posizioni;
- Predicare: ovvero la tendenza a giudicare giusto o sbagliato il comportamento del partner con modalità tipiche del sermone religioso o moralistico. Spesso è preceduta da una delle strategie precedenti, genera nell’altro il desiderio di trasgredire ulteriormente i valori morali che sottendono la predica;
- Biasimare: sequenza che comprende una prima parte di complimenti seguita da un affermazione che sottointende che si sarebbe comunque potuto far di meglio o che ciò che è stato fatto non è abbastanza. L’effetto negativo deriva principalmente dal contrasto fra le due parti del dialogo.
3 comunicazioni meno complesse che promuovono l’allontanamento affettivo tra partner
- “Te l’avevo detto”: il messaggio che arriva all’altro è di aver commesso un errore poiché non si è ascoltato o non si è dato il giusto peso a chi parla. Si tratta di buon modo per aumentare il senso di frustrazione del partner e per diventare oggetto della sua rabbia.
- “Lo faccio per te”: il messaggio che passa è che chi parla si sta sacrificando per l’altro in modo unidirezionale, facendo sentire l’altro in debito e inferiore poiché bisognoso dell’altrui gesto di “generosità”, solitamente senza averlo richiesto.
- “Lascia… faccio io”: il messaggio che passa è che chi parla ritiene di fare meglio dell’altro ciò che l’altro sta facendo. Chi subisce tale “gentilezza” si sente generalmente squalificato nelle proprie capacità.
Tutte queste modalità comunicative condividono 3 caratteristiche:
– Si basano sulle migliori intenzioni, spesso il voler migliorare le cose.
– Sono ritenute sempre giuste da chi le utilizza, pertanto vengono espresse con convinzione ed insistenza.
– Chi le ascolta prova un senso di rifiuto, di squalifica e di irritazione con conseguente desiderio di aggredire.
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